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Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, ha recentemente visitato il Salone dell’auto di Torino del 2024 insieme ad Andrea Levy, ed ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla proposta di vietare la vendita di auto a motore termico entro il 2035. Salvini ha sottolineato l’importanza di proteggere l’industria automobilistica italiana e ha criticato l’idea di bandire benzina e diesel in favore dei veicoli elettrici.

Durante la sua visita, Salvini ha evidenziato che non tutti possono permettersi di acquistare un’auto elettrica a causa dei costi elevati, sottolineando la necessità di una scelta consapevole tra i diversi tipi di motori. Ha anche citato che, al momento del passaggio dalla produzione al consumo, le auto elettriche consumano ed inquinano più di un diesel di ultima generazione. Tuttavia, ha riaffermato il supporto per biocarburanti sostenibili come alternativa.

Riguardo ai rapporti con Stellantis, Salvini si è detto fiducioso sul futuro dell’industria automobilistica e ha chiesto trasparenza sugli investimenti ricevuti dall’azienda nel corso degli anni. Ha inoltre sottolineato l’importanza di non rallentare l’industria, facendo riferimento a Mirafiori, e ha ribadito la volontà di sostenere il trasporto pubblico, inclusa la modernizzazione delle linee ferroviarie ad alta velocità.

In risposta alle dichiarazioni di Salvini, Stellantis ha invitato il ministro a visitare i loro stabilimenti in Italia per valutare direttamente gli investimenti dell’azienda e il loro impegno verso la sostenibilità, la tecnologia e l’innovazione. Il Gruppo ha ringraziato Salvini per la visita al Salone dell’Auto di Torino e ha evidenziato i modelli esposti durante l’evento.

In conclusione, l’articolo sottolinea le diverse prospettive riguardo al futuro dell’industria automobilistica, evidenziando l’importanza di trovare un equilibrio tra sostenibilità, accessibilità economica e sviluppo tecnologico. Le opinioni di Salvini e la risposta di Stellantis mostrano le complessità e le sfide del settore, mentre si cerca di garantire un futuro promettente per l’industria e la mobilità in Italia.