Emergenza nel Mozambico dopo il ciclone Chido
Il Mozambico è attualmente alle prese con un’urgente emergenza umanitaria dopo che il ciclone Chido ha colpito la regione, danneggiando o distruggendo oltre 35mila case e colpendo più di 90mila bambini. La provincia di Cabo Delgado, nel nord del Paese, è stata particolarmente colpita dalla tempesta che ha raggiunto terra il 15 dicembre.
Impatto devastante sulle infrastrutture e sulla popolazione
Il ciclone ha causato la distruzione di almeno 186 aule e ha colpito 20 strutture sanitarie, compromettendo gravemente l’accesso ai servizi essenziali per la popolazione colpita. Mary Louise Eagleton, rappresentante dell’Unicef nel Paese, sottolinea che il Mozambico è uno dei Paesi più colpiti al mondo dal cambiamento climatico, e i bambini stavano già affrontando diverse emergenze mortali prima del passaggio del ciclone Chido.
Ulteriori complicazioni in una regione già vulnerabile
La provincia di Cabo Delgado, già segnata da sette anni di conflitto e con oltre 1,3 milioni di persone sfollate, si trova ora ad affrontare ulteriori sfide a causa della devastazione causata dal ciclone. Le province di Nampula e Niassa sono state anch’esse colpite, lasciando migliaia di famiglie senza elettricità e danneggiando impianti idrici cruciali.
Prospettive future e necessità di assistenza umanitaria
Si prevede che circa 3,3 milioni di persone in Mozambico saranno considerate in “crisi” o con livelli più elevati di insicurezza alimentare a causa dell’impatto di eventi climatici come El Niño. Attualmente, circa 4,8 milioni di persone, tra cui 3,4 milioni di bambini, necessitano urgentemente di assistenza umanitaria nel Paese.
La situazione nel Mozambico è critica, e la risposta umanitaria è essenziale per garantire il sostegno necessario alle comunità colpite. Numerose organizzazioni, tra cui l’Unicef, il governo, le agenzie delle Nazioni Unite, le ONG e partner locali, stanno lavorando per fornire assistenza e risorse vitali a coloro che ne hanno più bisogno. È fondamentale agire rapidamente e in modo coordinato per affrontare le conseguenze devastanti del ciclone Chido e mitigare ulteriori impatti negativi sulla popolazione vulnerabile del Mozambico.