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Pizzaballa: Medio Oriente, guerra e odio

Il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa in visita a Londra

Il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ha concluso la sua visita a Londra partecipando alla Messa per la prima domenica di Avvento presieduta dal cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster. Durante la sua permanenza nella capitale britannica, Pizzaballa ha portato all’attenzione la difficile realtà attuale della Terra Santa e la vita dei cristiani che vi abitano.

La situazione in Terra Santa

Durante la Messa, il patriarca ha sottolineato la devastazione causata dalla guerra in Terra Santa, evidenziando che a Gaza non esiste una casa che non sia stata colpita o toccata dalle bombe. Più di due milioni di persone sono state costrette a sfollare a causa dei conflitti in corso. Anche in Cisgiordania, la situazione è estremamente delicata, con odio, sfiducia e paura che permeano le relazioni tra le diverse comunità.

La necessità di ricostruire la fiducia

Pizzaballa ha posto l’accento sulla presenza diffusa del sentimento di paura tra le persone, sottolineando che l’odio e la paura stanno minando le relazioni umane. Ha esortato alla necessità di guardare oltre, di alzare la testa per cercare la presenza di Dio anche nei momenti più bui. Secondo il patriarca, è fondamentale ricostruire non solo le relazioni tra palestinesi e israeliani, ma anche tra ebrei, cristiani e musulmani per ristabilire la fiducia reciproca.

Un invito alla speranza e alla solidarietà

In un momento in cui l’umanità sembra essere minacciata dall’odio e dalla disumanizzazione dell’altro, Pizzaballa ha lanciato un appello alla preghiera per promuovere la costruzione di relazioni basate sull’amicizia, la fraternità e l’umanità. Ha evidenziato il coraggio e la resilienza delle comunità cristiane in Terra Santa, che nonostante le perdite e le sofferenze rimangono saldamente legate alla loro fede in Gesù Cristo.

In conclusione, il patriarca ha espresso la speranza di poter accogliere nuovamente pellegrini a Gerusalemme una volta che la situazione nella regione si sarà stabilizzata. La sua visita a Londra si è conclusa con un messaggio di speranza e di impegno per la costruzione di un futuro migliore, basato sulla fiducia e sulla solidarietà tra tutti i popoli del Medio Oriente.