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Questa sera, il 26 novembre, alle 21 in Italia, è previsto l’annuncio del cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, coordinato dagli Stati Uniti e dalla Francia. La tregua dovrebbe entrare in vigore il mattino successivo alle 10 ora locale in Libano e alle 9 in Italia. Tuttavia, le amministrazioni del nord di Israele sono contrarie al cessate il fuoco, poiché ritengono che la zona di confine con il Libano non sia stata completamente ripulita dalle infrastrutture terroristiche di Hezbollah, mettendo a rischio la sicurezza e il ritorno dei 60mila sfollati israeliani.

Le scuole nel nord di Israele rimarranno chiuse anche domani a causa del timore di attacchi da parte di Hezbollah, e l’Idf ha imposto restrizioni nell’intera area. Gli attacchi dell’esercito israeliano su Beirut continuano nonostante l’annuncio imminente della tregua, con Hezbollah che sostiene che Israele voglia “vendicarsi sui libanesi” prima del cessate il fuoco.

Il cessate il fuoco prevede un periodo iniziale di due mesi durante i quali le forze israeliane si ritirerebbero dal Libano e Hezbollah porrebbe fine alla sua presenza armata a sud del fiume Litani. I ministri degli Esteri del G7 riuniti a Fiuggi hanno espresso pieno sostegno ai negoziati in corso, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione diplomatica e rafforzare il ruolo delle Forze armate libanesi e dell’Unifil.

L’Alto rappresentante dell’UE Josep Borrell ha esortato il governo israeliano a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco, sottolineando l’urgenza di porre fine al blocco degli aiuti umanitari a Gaza. Borrell ha dichiarato che è essenziale agire immediatamente per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione bisognosa e ha sollecitato un intervento urgente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU in merito alla situazione umanitaria nella regione.

La comunità internazionale è in attesa dell’annuncio ufficiale del cessate il fuoco e spera che questo possa portare a una soluzione duratura per il conflitto tra Israele ed Hezbollah, garantendo la sicurezza e il benessere delle popolazioni coinvolte.