I dati recenti provenienti dalla polizia nazionale ucraina rivelano che, durante l’invasione russa, 585 bambini sono stati uccisi, 1.670 sono rimasti feriti, 1.934 sono dispersi e ben 34.536 sono scomparsi. Queste cifre allarmanti sono state aggiornate fino al 5 novembre 2024 e sono state riportate dall’agenzia di stampa Ukrinform.
Nel frattempo, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha confermato che ci è stato un primo scontro tra le truppe ucraine e quelle nordcoreane. Si prevede che cinque unità del Nord, ognuna composta da circa 3.000 soldati, verranno schierate lungo la linea del fronte con la Russia, che si estende per 1.500 chilometri. Questo significa che almeno 15.000 soldati nordcoreani potrebbero essere coinvolti nel conflitto.
La partecipazione ufficiale della Corea del Nord alla guerra russa è stata annunciata da Umerov il 4 novembre durante un’intervista alla emittente sudcoreana Kbs. Anche se ha descritto lo scontro come “su piccola scala”, non ha fornito dettagli precisi su dove e quando sia avvenuto.
A livello internazionale, i ministri degli Esteri di diversi paesi tra cui Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto rappresentante dell’Unione europea hanno espresso seria preoccupazione per lo spiegamento delle truppe nordcoreane in Russia e il loro potenziale coinvolgimento nel conflitto in Ucraina. Questa mossa è vista come una pericolosa escalation del conflitto con gravi implicazioni per la pace e la sicurezza in Europa e nell’Indo-Pacifico, oltre a rappresentare una violazione del diritto internazionale e dei principi delle Nazioni Unite.
La comunità internazionale è quindi in allerta per la situazione in Ucraina e per l’ulteriore coinvolgimento delle truppe nordcoreane nel conflitto in corso. La speranza è che si possa trovare una soluzione pacifica per porre fine a questa tragedia che ha già causato la morte di così tanti bambini innocenti.