La presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha sollevato preoccupazioni riguardo alle presunte ingerenze russe nelle elezioni parlamentari del paese. Il partito al governo, noto come “Sogno georgiano”, è stato dichiarato vincitore sabato 26 ottobre, ma Zourabichvili non riconosce la validità del voto. Anche l’Osce, l’Ue, gli Stati Uniti e diverse cancellerie europee hanno espresso dubbi sulla trasparenza del processo elettorale.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato che la Georgia sarà discussa durante il Consiglio informale di Budapest. L’Ue ha sottolineato l’importanza di un’indagine rapida, trasparente e indipendente sulle presunte irregolarità elettorali. La Commissione europea e l’Alto rappresentante Josep Borrell hanno espresso preoccupazione per l’ambiente teso durante le elezioni, con segnalazioni di compromessi nella segretezza del voto e intimidazioni agli elettori.
Anche Parigi, Berlino e l’Italia hanno sollevato dubbi sulle elezioni in Georgia. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha evidenziato un presunto attacco russo non solo militare, ma anche politico ed elettorale in diversi paesi, tra cui la Georgia. Tajani ha anche menzionato gli attacchi cibernetici russi in corso in molti paesi.
La situazione si complica ulteriormente con la visita a Tbilisi del premier ungherese Viktor Orban, presidente di turno del Consiglio Ue. Orban ha già congratulato il partito “Sogno georgiano” per la vittoria elettorale, suscitando ulteriori polemiche e preoccupazioni riguardo alla trasparenza delle elezioni.
La comunità internazionale sta monitorando da vicino la situazione in Georgia e chiede un’indagine approfondita sulle presunte irregolarità elettorali. La Georgia, candidata all’adesione all’Unione europea, deve dimostrare un impegno saldo verso i valori democratici e la trasparenza per continuare il proprio percorso verso l’integrazione europea.