La protesta della Curva Sud della Roma non accenna a placarsi di fronte alle azioni recenti della proprietà Friedkin. I tifosi giallorossi hanno annunciato tramite i social media che durante la partita Roma-Inter la Curva Sud entrerà nello stadio con un ritardo di 15 minuti rispetto all’inizio della partita. Questa decisione è stata presa per evidenziare ancora di più il dissenso nei confronti della dirigenza e per protestare contro le promesse non mantenute.
Nel comunicato diffuso dalla Curva Sud si legge: “Bandiere vilipese, stemma mai restituito, disorganizzazione diffusa, merchandising approssimativo, scelta di persone inadeguate a rappresentare la Roma sotto tutti i profili. La famiglia Friedkin deve cambiare rotta e creare una società che rispecchi i valori tradizionali dei romanisti”.
Questa protesta dimostra la frustrazione e la delusione dei tifosi nei confronti della gestione attuale del club e la loro richiesta di un cambiamento significativo. La tensione tra i tifosi e la proprietà sembra essere giunta a un punto critico, con la Curva Sud che continua a esprimere la sua insoddisfazione in maniera sempre più decisa.
La partita contro l’Inter è stata scelta come momento per mettere in risalto il malcontento, considerando l’importanza del match e la visibilità mediatica che ne deriva. I tifosi sperano che questa azione possa portare a una presa di coscienza da parte della dirigenza e a un cambiamento positivo per il club.
La richiesta di un maggior coinvolgimento dei tifosi e di una gestione più attenta e rispettosa dei valori della Roma è al centro di questa protesta. I romanisti vogliono sentirsi parte integrante del club e avere voce in capitolo nelle decisioni che riguardano la loro squadra del cuore.
La situazione tra la Curva Sud e la proprietà Friedkin è in continua evoluzione e sarà interessante vedere come si evolverà nel tempo. I tifosi rimarranno uniti nel loro intento di difendere l’identità e la storia della Roma, continuando a esprimere il loro dissenso in maniera pacifica ma decisa.
