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Aumento Tariffe Bus e Metro a Roma: Biglietti a 2.50 Euro per i Non Residenti

Per i residenti nel Lazio si rimane a un euro e mezzo, come oggi. Per i non residenti, si sale a due euro e mezzo. Insomma, il cosiddetto “Modello Venezia” applicato alla Capitale. In più, la Regione garantirà al Comune che aumenterà in modo strutturale la quota per Roma del Fondo Nazionale Trasporti che salirà dagli attuali 240 milioni di euro annui, a 250 milioni. Questa, in estrema sintesi, è la proposta che, oggi pomeriggio, l’assessore ai Trasporti della Regione, Fabrizio Ghera, porterà al tavolo delle trattative con i sindacati e il Campidoglio. L’incontro, nella sede di via Cristoforo Colombo, è fissato per le 15.30.

Subheadings:
Proposta per l’Aumento delle Tariffe
Lettera del Sindaco di Roma alla Regione
Iter per l’Approvazione della Proposta

La proposta di aumento delle tariffe di bus e metro a Roma è stata oggetto di discussioni nei mesi scorsi, ma è diventata ufficiale con la lettera che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha inviato al presidente della Regione, Francesco Rocca, all’inizio di settembre. Il prezzo del biglietto è rimasto invariato per 20 anni, nonostante l’aumento dei costi del carburante e delle manutenzioni. Nel Lazio, è in vigore il sistema Metrebus, un consorzio che coinvolge Trenitalia, Cotral e Atac. Attualmente, i biglietti a Roma sono validi per 100 minuti e costano un euro e mezzo, e rimarranno tali anche in futuro.

La Regione ha proposto una differenziazione dei ticket fra residenti e non residenti nel Lazio, seguendo il “modello Venezia”. Questo significa che i residenti continueranno a pagare un euro e mezzo per i biglietti, mentre i non residenti, che includono turisti e pellegrini, pagheranno due euro e mezzo. Tuttavia, c’è un’eccezione per i giovani pellegrini che arriveranno a Roma per il Giubileo degli Adolescenti e dei Giovani: in quei periodi verrà emesso un ticket speciale a un euro e mezzo a disposizione dei ragazzi.

La lettera inviata dal sindaco di Roma al presidente della Regione ha sollevato la questione dell’adeguamento delle tariffe di bus e metro, sottolineando la necessità di tenere conto dell’aumento dei costi nel settore dei trasporti pubblici. L’assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, ha dichiarato di voler evitare che gli aumenti tariffari gravino sulle spalle dei romani, sottolineando l’importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze finanziarie e la tutela dei cittadini.

Iter per l’Approvazione della Proposta

Dopo il confronto con i sindacati, la proposta della Regione dovrà essere formalizzata, approvata in Giunta e infine sottoposta al Consiglio regionale per il voto. Nonostante la maggioranza al centrodestra, ci sono tensioni politiche che stanno rallentando l’attività del Consiglio, impedendo la discussione di provvedimenti importanti come il Documento Economico Finanziario Regionale e la legge sulla semplificazione urbanistica.

Una volta approvata la proposta dei nuovi biglietti a Roma, sarà necessario del tempo per implementare il nuovo sistema di tariffazione differenziata tra residenti e non residenti nel Lazio. Questo processo richiederà almeno tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge regionale con le nuove tariffe, con l’installazione di software e la formazione del personale coinvolto.

In conclusione, l’aumento delle tariffe dei bus e metro a Roma è un argomento delicato che richiede un equilibrio tra le esigenze finanziarie e la tutela dei cittadini. La proposta di differenziare i prezzi tra residenti e non residenti potrebbe essere una soluzione per garantire entrate aggiuntive senza gravare eccessivamente sulle tasche dei romani.