Trentamila euro per interventi di chirurgia estetica al seno e feste di compleanno da sogno. Ma anche cessioni del quinto e prestiti richiesti da anziani in fin di vita. Doveva essere «l’alternativa alla casa di riposo». Ma alla Silver cohousing di Ardea, gli ospiti venivano prima derubati e poi abbandonati.
A capo della struttura l’attivista Maricetta Tirrito, paladina antimafia, arrestata dai poliziotti del commissariato di Anzio, insieme al compagno e altri 3 complici, tra cui un medico di base. Le accuse sono pesanti: omicidio con dolo eventuale, circonvenzione di incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso.
Per far sembrare tutto in ordine nella Rsa dell’orrore venivano somministrati farmaci agli anziani prima delle visite dei parenti. Poi lontano da occhi indiscreti venivano svuotati i conti correnti e i beni degli ospiti.
Anziani, che soffrivano di demenza senile, si ritrovavano a cedere il quinto o a chiedere prestiti in favore dei responsabili della struttura. La somma complessiva sottratta ammonta a 385 mila euro. Soldi usati per pagare gli interventi di chirurgia estetica al seno della figlia di una delle indagate, ma anche per feste indimenticabili come i 40 anni di una delle arrestate.
A un paziente affetto da Parkinson e demenza senile era stata tolta prima la macchina e il telefono e infine svuotato il conto. L’uomo era stato convinto a rilasciare una procura a gestire e vendere tutti i suoi beni, grazie a un falso certificato medico che attestava la sua capacità di intendere e volere. Dal libretto di un 87enne, affetto da demenza senile, nel 2021 sarebbero scomparsi 230 mila euro.
Nell’abitazione avrebbero vissuto 15 anziani. Maricetta Tirrito li chiamava “i miei nonnetti” quando andava a visitarli per portare dolci.
Gli orrori duravano dal 2021 ma le indagini sono partite a gennaio in seguito a un controllo dei Nas e della Asl: tra le pareti piene di muffa e i pannoloni sporchi, gli ispettori hanno trovato un’anziana operata poco prima agli arti, a letto con ulcere infette e una flebite causata dalla scarsa igiene e dall’assenza di medicazioni. Pochi giorni dopo il blitz, inoltre, un anziano di 72 anni era morto perché, secondo l’accusa, nessuno lo aveva portato in ospedale.
Maricetta Tirrito era certa che l’indagine dei pm di Velletri sarebbe stata archiviata. Lei in posa con i vertici delle forze dell’ordine, si sentiva protetta dalla rete di relazioni tessuta negli anni. Dai personaggi dello spettacolo come Claudio Lippi, Luca e Paolo e Povia, che avevano sostenuto le sue battaglie in difesa delle donne. L’attività a Ostia e Tor Bella Monaca insieme al prete antimafia don Coluccia. Ma anche i rapporti con la politica. Da Matteo Salvini, con cui era salita sul palco di Bibbiano e che aveva sostenuto nel 2020 anche col comitato Flat Tax. Fino a Giorgia Meloni e il suo partito. Lo scorso 22 marzo era riuscita a far presentare un ordine del giorno alla Camera da Fratelli d’Italia proprio sul silver cohousing. «Approvato il mio ordine del giorno. Grazie al governo e a Fratelli di Italia», scriveva sul suo profilo Facebook. Ieri nei confronti della donna è stata eseguita la custodia cautelare in carcere.